MARCO, IL PADRONE DELLA SITUAZIONE
Soprattutto perchè c'è uno che sta sempre a parlare di me a chi non dovrebbe.
Così ieri pomeriggio mi telefona un certo Marco.
Non ho il suo numero, non so chi è e rispondo con incertezza al telefono.
-pronto?-
-pronto Giulia?-
-sì-
-ciao, sono Marco un amico di Luca, ti ricordi?-
-sì ciao come stai?- (sto mentendo, non ho la minima idea di chi sia sto Marco amico di Luca ma già prevedo di incazzarmi)
-bene grazie, ecco senti Luca mi ha detto che ti sei lasciata con il tuo ragazzo, così visto che ora sei da sola se ti va usciamo un pò insieme, così senza impegno eh, visto che poi i tuoi sono in vacanza-
Ma grazie Marco amico di Luca, giusto te mi mancavi oggi, cos'è la carità alla ragazzina al semaforo?
Non è che io non posso vivere senza un maschio vicino altrimenti muoio, non è che non so stare per più di due giorni senza pensare a loro.
Va bene, comunque Marco amico di Luca mi stai simpatico, sei un gran paraculo e pure senza tante remore se mi fai una telefonata del genere, così visto che stasera verrranno a cena due mie amiche l'ho invitato.
Chiaro che non gli dico che ci saranno anche loro. Devi morire e lo devi fare lentamente.
Tu e quell'altro che non si tiene mai niente e va in giro a descrivermi come la madonna addolorata ai suoi amici della palestra.
Ore 20.45 arrivano le mie amiche, gli spiego la situazione.
Ore 21 arriva Marco amico di Luca.
Attrezzato per la serata sicuramente. Lo scemo.
Ci resta male quando vede le mie amiche, ma è uno shock che supera subito. Chissà che film si sta facendo poverino, dice sottovoce una delle due.
Eh sì vabbè siamo stronze e chi se ne frega. Basta i buoni sentimenti.
Torturato tutta la sera con discorsi inutili e banalmente pieni di doppi sensi.
Sta morendo piano piano.
Struscia di qui, tocca di là alludi da un'altra parte.
Il colpo di grazia arriva a fine serata, alla torta. Sì perchè ho pure cucinato, che non accadeva dal 2002 anno in cui organizzai una cena per il compleanno dell'architetto. Si siede sul divano convinto che lo aspetti chissà cosa e invece in tre secondi i suoi sogni si frantumano. Le mie amiche dicono:- è stata una bella cena, ci vediamo al più presto -
Lui è un pò perplesso, non capisce che la serata finisce così. Eh sì Marco amico di Luca devi sloggiare e il più in fretta possibile.
Gli porgo la giacca e lo accompagno alla porta, lui un pò intontito dalla velocità con cui si è svolta l'azione che lo ha visto solo e desolato sul pianerottolo, non si rende conto subito.
Lo so è da cattivi. Ma i ragazzi con cui uscire me li scelgo io non Luca. E non perchè una magari è un attimo vulnerabile (ok ho usato questa parola perchè non me ne vengono in mente altre) uno deve subito approfittarne. Chissà che cazzo gli aveva promesso quel pirla del Vanza.
Non dare il mio numero in giro che tanto i tuoi amici non ci guadagnano nulla. Capito????
E visto che adesso vai pure in vacanza con il mio ex vedi di evitare di parlare con lui. Siete in tanti non ci devi parlare per forza. Pensa alla tua di ragazza, ok?
Con te comunque mi vendico un'altra volta, non pensare di cavartela così.