W LA WELTER
Mi piace in questi giorni uscire di casa dalle 8 alle 9. Tornare al citofono che non ha il mio nome e scendere in garage. Guardare distrattamente la macchina, un paio di volte la vespa e poggiare il culo sulla bici.
Poi esco e inizio a pedalare.
E' solo pieno di moschini a quell'ora.
Ieri sera ho visto Giulia al balcone mentre discuteva con suo padre di non so cosa. Indicavano tutti e due i campi davanti a casa loro con il giornale in mano. Visto che ci sono le elezioni del sindaco immagino stessero esaminando qualche piano comunale.
In ciabatte con la maglietta bianca di casa e i pantaloncini ho girato un po’ per strada. Mi sono fermato al baretto con i vecchi che ancora giocavano a carte e il tipo malato per il videopocker che metteva dentro 10 euro alla volta come stesse usando delle caramelle.
Mi sono preso un montenegro con ghiaccio come un vero vecchio di provincia e ho ripreso la mia bici. Mi bruciava un po’ lo stomaco e forse avrei dovuto mangiare qualcosa, così sono rientrato nel bar e ho preso un bounty.
E chi lo sa il perché.
Non ha migliorato la mia condizione di ragazzo senza famiglia in giro per la brianza e non ha migliorato il mio stomaco. Il bounty a pensarci bene fa schifo, di tutte le schifezze che uno può comprare è la peggiore. Ti si impasta in bocca e ti lascia quel sapore zuccheroso per ore. Associato al montenegro è ancora peggio.
Sono tornato verso casa e ho beccato le vecchie che tornavano dal rosario.
E' morto un certo Severino, nessuno sapeva chi era. Ma la parte bella della storia è che questo signore di ottant’anni abita nella stessa via di un altro Severino ottantenne che è conosciuto da tutti perché abitante storico della frazione.
Così per un paio di giorni chiunque ha pensato che fosse lui ad essere morto. Anche io quando mia madre ha chiamato dicendomi: “vai a casa della Carla (la moglie) a fare le condoglianze."
Fortuna che mento spesso a mia madre e le ho detto che ci sarei andato senza pensare di poterlo fare sul serio.
Così ho visto queste signore che tornavano dal rosario per un uomo che non avevano mai conosciuto o per un uomo che era ancora vivo se volete vederla da questo lato.
Ora, conoscendo il tipo, sarà lì a toccarsi le palle fino a consumarle.
Severino quando andavo all'oratorio stava dietro al bancone del bar e di sera ti dava lui le caramelle.
Gli oratori erano separati, quello maschile e quello femminile. Una volta, più o meno a 10 anni, ci avevo mandato la Giulia a comprarmi le caramelle all'oratorio maschile che era l'unico con il bar con gli alcolici e aperto di sera. Volevo i puffi. Quelli molli con il corpo blu e il cappello trasparente. Sedevo su quelli che chiamavamo panettoni. Grossi proiettili di cemento proprio davanti al bar. Lei era tornata indietro quasi piangendo dicendo che Severino non le aveva voluto dare i puffi perché era una femmina e perché ormai era tardi. "fai venire il tuo amico che sta fuori" le aveva detto.
E io non ero entrato perché non avevo voglia e perché ero una testa di cazzo proprio come adesso.
Come quando avevo rubato le palle dall'albero illuminato della nonna di Carlo e mia madre per punizione mi aveva costretto a fare il pastorello nel presepe vivente. Da qui il perché alcuni mi chiamano sempre pastorello.
Carlo sono tanto felice che è tornato anche se per veramente poco.
La prossima volta ci facciamo un bel montenegro in ciabatte. Giulia tu no che sei femmina e gli alcolici non te li danno.
Nota a margine: è martedì mattina, sono a casa e mi annoio. Sarete preda dei miei deliri per tutta la mattina. Rendetevi reperibili.
Devo decidere qual è il mio tormentone per la settimana ed eventualmente per il mese. Sono indeciso tra frangetta e limonare.