Avere senso dell'orientamento non serve a nulla se tanto non sai dove andare. Meglio essere disorientati ma avere un punto da raggiungere. Quanto ci metti non è importante.

domenica, gennaio 21, 2007

CHEESE, SORRIDETE STRONZI!

Ieri sera vado a bere con un mio amico. Un ex di Giulia per la precisione. Tale Mirko. Il tale che veniva a scuola con noi alle superiori che sgamai a baciare nei cessi un'altra e al quale in un impeto da film di terza categoria diedi un gran pugno, soffrendo dolori allucinanti alla mano. Il ragazzo pare aver dimenticato da tempo questo piccolo incidente. Ovvio fossimo stati in un film, durante la serata, si doveva presentare o Giulia o l'altra tizia della quale non ricordo neanche il nome. Nessuna delle due si è fatta viva. Mirko racconta la sua vita.
Ora lavoro al Carrefour, forse il mese prossimo divento capo reparto.
Vanza non ha assolutamente voglia di raccontare la sua vita.
"Eh ma scusa ma non studiavi filosofia?"
"Sì ma poi ho trovato lavoro, voglio andare fuori di casa e quella laurea non serve a un cazzo."
"Ma dai, con tutte le finte alternative che girano in Statale, chissà quante te ne potevi fare. Ora al Carrefour chi incontri, la tipa che taglia i formaggi?"
"Ma chi se ne frega, ora ho prospettive di carriera."
"Ma capo reparto di che?"
"Formaggi e salumi."
Vanza entra in modalità pensiero silenzioso attivo. Minchia, penso, guarda questo, alle superiore era uno strafattone che se ne fregava di tutto e adesso mi parla di passare la vita a puzzare di formaggio e di salame. A questo punto penso di essere sbagliato io. Comincio a pensare di dover trovare un lavoro serio anche io, tipo prospettiva di carriera, di smetterla di andare in giro a fare il cazzone, di avere lo sguardo serio di Mirko e la compostezza di fermarmi alla seconda birra dell'uscita serale perchè domani lavoro.
A mezzanotte mi dice: "Ti spiace se andiamo che domani lavoro?"
Vuoi uccidermi allora, brutto impiegato del cazzo.
E vabbè andiamo. Non ho neanche broccolato con nessuno, incontrato nessuno, non sono minimamente ubriaco e sono preso male in modo allucinante. Cazzo faccio adesso?
Prendo la macchina, accompagno Mirko che prima di scendere mi dice:" E Giulia, come sta?"
Vorrei dirgli che lo ringrazio da parte sua per aver messo la lingua in bocca a questa tizia (ma come cazzo si chiamava?), così almeno adesso non si ritrova a dover uscire con uno così vecchio dentro.
Gli dico:" eh bene."
Poi mentre sta per uscire gli faccio:"Oh Mirko, guarda che tu non sei il tuo lavoro."
E la tentazione di fargli lo sproloquio di Chuck è fortissima, ma lui mi guarda come per dire: cazzo dici coglione?
E lascio perdere.
Mi rendo conto che se Giulia non vivesse a 200 m da casa mia ora andrei a casa sua. Cioè se vivesse ancora a Milano a quest'ora starei sul divano dell'architetto a bermi la bottiglia di liquore al caffè che Giulia comprava solo per me. Ma la casa è vuota e per tre minuti è anche un mio problema.
Giro con la macchina a vuoto fino a quando non ho finito la benzina.
Alle 2 faccio ritorno a casa, non dormo niente tutta la notte, giusto il tempo di immaginarmi incravattato in completo nero che sfilo al funerale di me stesso, con il tesserino per entrare e i buoni mensa per mangiare e un grosso formaggio che mi minaccia.
Magari due figli che piangono, un cane che mi mangia i pantaloni e l'ennesimo "no scusa ho mal di testa" della mia futura moglie.
Ho spento il cervello.
Nota a margine: non ho scritto niente della Giulia altrimenti mi sgrida e mi dice che scrivo sempre i cazzi suoi, però posso quasi dire con certezza di aver vinto la scommessa.

7 Comments:

Blogger architettoPaolo said...

Mirko, quel genio di Mirko!
L'ho visto solo quella sera in cui si presentò a casa, con la bici bucata, dicendo: abita qui Giulia?
E quando dissi: sì, cosa vuoi?
Si mise a piangere.
Poverino, aveva avuto una pessima giornata. Ma resta sempre il mio ex di giulia preferito.
E il raccontone che mi fece dopo su tutta la sua vita, lo ricordo ancora tutto.
Soprattutto la scena al mattino, perchè Giulia non era tornata e lui è andato via dicendo: ma sei sicuro che vive qui?
Per una volta sono stato ospitale anche io, nonostante voi diciate sempre il contrario.
Però non è più tornato.

lun gen 22, 09:06:00 AM

 
Blogger architettoPaolo said...

scusate.
Comunque vanzetti le crisi capitano a tutti. A me un giorno sì e un giorno no.
E non dite perchè vivo con lei, perchè le avevo anche prima.
Siam presi male. Tutti quanti.

lun gen 22, 09:08:00 AM

 
Anonymous Anonimo said...

eh sì, hai ragione archi. Su tutto.
Non per niente sei tu quello adulto.

Sulla tua ospitalità avrei qualche riserva. Non a caso, Mirko, non è più tornato. Ma potrebbe essere anche per qualche questione tra lui e la giulia che noi non sappiamo.
E questa cosa mi incuriosisce di brutto.

lun gen 22, 09:56:00 AM

 
Blogger giulia said...

Si chiamava Marina.
Anzi precisamente Marina della III D, come fosse un cognome.
Non c'è stata nessuna questione tra me e lui, almeno io non mi ricordo che ci sia stata.
Non sarà tornato perchè forse non avevamo più nulla da dirci.
Ma perchè siete tutti così presi male?
Fidanzati e infelici?
Volete fare ancora delle domande alla palla? Lei ha sempre le risposte.

lun gen 22, 01:25:00 PM

 
Blogger vanza said...

ma giulietta sei già a casina??
Necessito informazioni!
Assolutamente!

Cazzo Marina, ecco come si chiamava. Marina della III D.
Io sono fidanzato e moderatamente infelice come sempre, tu sei felice?
Ma soprattutto, sei fidanzata??

(ormai mi avete dato questo ruolo da impiccione e lo devo rispettare fino in fondo)

lun gen 22, 02:02:00 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Vanza io ti preferisco cazzone piuttosto che capo reparto del settore formaggi e salumi. Per quanto una fetta di salame di quello buono buono a grana grossa non lo rifiuterei mai.

lun gen 22, 06:30:00 PM

 
Blogger vanza said...

anche io mi preferisco cazzone!
e anche io non rifiuto mai il salame!

mar gen 23, 01:06:00 PM

 

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