Avere senso dell'orientamento non serve a nulla se tanto non sai dove andare. Meglio essere disorientati ma avere un punto da raggiungere. Quanto ci metti non è importante.

sabato, novembre 18, 2006

IL CONCERTO DEL MINCHIA

Una pioggia allucinante che si sfoga tutta nei 20 minuti di strada.
Alle 21 ancora mi chiedo se ho voglia di andare a questo concerto dei Motel Connection. Mi dico, ma chi cazzo li conosce i motel connection.
Però insomma. Preferirei uno di quei concerti psichedelici anni 70 che si spara sempre la Giulia ma non importa.
Passo a prenderla alle 21.30 quasi 22 sotto casa.
Raggiungiamo questo meraviglioso posto che è il Live di Trezzo. 30 minuti da casa, nella nebbia e nella desolazione padana.
5 minuti dal parcheggio, dopo che, come sempre, sbaglio l'uscita dell'autostrada, Giulia dice: ma i biglietti li hai tu?
Io: biglietti? Quali biglietti?
Lei: ah andiamo senza biglietti?
Io: no, li compriamo dentro, perchè sei riuscita ad imbucarti anche in quel posto?
Lei: no no mai
Intanto mentre cerco parcheggio mi dico, silenziosamente: cazzo! I biglietti Luca, brutto idiota!
Arriviamo, a me pare tardi, a Giulia no.
Birretta prima di entrare, che fa veramente freddo. Sembriamo due barboni confronto alle ragazzine superfighe che ci girano intorno nel parcheggio.
Vorrei farlo.
Aprire la macchina, sparare 1916 dei Motorhead, che ho in cassetta sotto il sedile e spaventare tutte queste ragazzine per bene.
E lo sto per fare, mentre mi chino e con una mano sto per prendere la cassetta da sotto il sedile di Giulia, lei dice: non lo fare Luca, non lo fare.
Ma no perchè?
Lei: fa troppo freddo, devi tenere la macchina aperta.
Ah vabbè quanto è saggia sta ragazza.
Allora finisce la Moretti che ti concia sempre lo stomaco per bene e ci dirigiamo all'entrata.
Scopriamo che di gente non ce n'è così tanta e facciamo i biglietti. 13 euri più 3 di tessera, perchè ovviamente la lascio a casa, 6 un rhum e coca, 4 una birra.
Gesù.
Ma comunque. La gente non è tantissima.
C'è il dj che mette musica ma nessuno se lo calcola molto, le prime due file sono già occupate. Tutte donne. Vorrei infilarmi in mezzo a queste due file di ragazzine e gridare: amatemi perchè sono una rock star!!
Lo dico a Giulia, lei dice: saranno tutte minorenni, stai attento.
Ma mi trattengo, son troppo vecchio per tutte queste stronzate. Il concerto comincia che sarà quasi mezzanotte. Almeno credo.
Samuel, il cantante dei subsonica, è il mio mito. Padronanza scenica, grande chitarra, aria tra il divertito e oh mio dio adesso svengo, dito puntato sulla folla e sguardi ammiccanti.
Mi sembrava di avere 16/17 anni. E' chiaro che lo zarro di provincia si è convertito nel fighetto. E' un’evoluzione. Il tamarro evolve in fighetto, possibilmente finto alternativo con un vestiario che sfiora i 150 euro. Sorrido. Solo per non piangere.
A 18 anni, una volta, sono andato in una mega discoteca nel bresciano. Tutti tamarri, tutti in preda a strani deliri. Mi chiedo, ci sarà ancora questa gente?
Samuel intanto, mentre io sono nel pieno delle mie stronzate mentali sull'evoluzione della specie tamarra, si comporta come un sacerdote. Mostra alla folla uno strano oggetto che emette suoni e musica. Almeno credo emetta musica. E' una scatoletta colorata. La mostra alla folla e sembra gridare: adoratemi, sono il vostro nuovo dio. Le ragazzine impazziscono. Impazzisco anche io.
Qualcuno spieghi a Giulia come fare ad essere meno educata. Le dico: andiamo avanti.
Lei tenta lo sfondamento, una pratica in cui è bravissima, e ogni volta che tocca una persona chiede scusa. E' dotata di una gentilezza che fa quasi paura. Non puoi schiacciare un piede ad una persona mentre sei in mezzo ad un casino abbastanza moderato, girarti, sorridere e dire: scusa.
Toccare una ragazzina immobile e dire: oh scusa.
Dopo 20 scusa, mi dispiace, permesso siamo davanti. Sono tutte basse qui davanti. Una canzone e poi è finito.
Mi prendo la mia solita birretta post concerto, un rito immancabile e resto un altro pò con Giulia nel locale.
Vedo il tipo, amico dei subsonica, che intrattiene relazioni pubbliche. E' un brutto lavoro ma a qualcuno tocca farlo.
Va bene basta, voglio uscire.
Mi si rompe l'autoradio in autostrada, esattamente su questa canzone. No Fun, 1969, degli Stooges, dall'album The Stooges. Mamma mia. Brividi. Iggy mi vuole punire. Vanza, sei andato al concerto tamarro, hai disonorato la bandiera del rock. Sono paranoico, Giulia dice: ma dai è un caso. Ma lo sento che anche lei si inquieta per questa circostanza.
Dice: Iggy ci perdonerà.
Speriamo dico io.

27 Comments:

Blogger giulia said...

lei però Vanzetti in questo concerto si è comportato veramente bene.
E' proprio innamorato.
Iggy benedice l'amore, ne sono sicura.

sab nov 18, 05:12:00 PM

 
Blogger meria said...

piaciuto? ma perchè Vanzetti Luca, lei non è venuto a trovarmi? perchè non si è fatto largo tra le materassabili, che la guarivo io da questa malattia del fidanzamento di cui parla poco sopra la sua amica educatissima?
Io le do del Lei perchè noto che Lei mi rispetta.
poi non sai cosa sia il samueltron, e mi dai del prete, a me , del prete capito.
tra le monache, forse.
ad esempio, la mai gatta si chiama Bonza. femmina.
e la mia chitarra? lo sa lei come si chiama la mia chitarra?

sab nov 18, 09:49:00 PM

 
Blogger vanza said...

no Samuel non so come si chiama la sua chitarra.
Ma al prossimo concerto, mi fa entrare gratis che mi son dovuto fare un mutuo per questo?
Ignoro cosa sia il samueltron, una specie di robot che fa le sue veci in mezzo a tutte le ragazzine che deve gestire?

dom nov 19, 11:54:00 AM

 
Anonymous Anonimo said...

Suonano fra una settimana vicino casa mia, amiche ed amici insistono tanto per andarli a vedere, a me mai piaciuti più di tanto, ero ancora indecisa se andare o meno, ora sono sicura che sabato prossimo avrò la febbre...grazie per il consiglio.
Ciao ragazzi

dom nov 19, 03:44:00 PM

 
Blogger vanza said...

no aspetta.
Guarda che Samuel poi se la prende con me.
Io non ho mica detto che non sono bravi.
Se ti piace il genere, suonano bene la loro musica. Certo il presupposto è che ti piaccia la musica che fanno e in quello sono bravi.
Il disco vecchio a me non dispiacava nonostante non sia il mio genere preferito.
Poi le ragazzine urlanti e l'atmosfera tamarra la trovi ovunque. Minchia a parte.

dom nov 19, 05:44:00 PM

 
Blogger giulia said...

vanza sempre a far danni lei.

dom nov 19, 05:58:00 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Si vede che quello di ieri era proprio un giorno da concerti. Di quelli che lasciano il segno.

dom nov 19, 10:06:00 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Di che discoteca del bresciano si trattava? Spero non fosse il Number.

dom nov 19, 11:17:00 PM

 
Blogger vanza said...

Eh sì cara.
Guarda i momenti bui li abbiamo avuti tutti. Pure quelli di sperimentazione di cosa immagino tu sappia conoscendo il posto.
Però giuro, una volta sola.

Ma perchè mi usi sempre questo tono da mammina rimproverante?

lun nov 20, 09:19:00 AM

 
Blogger meria said...

luca ti denuncio per danni.

lun nov 20, 11:56:00 AM

 
Blogger vanza said...

no Samuel io ci tengo alla tua amicizia.
Poi sei sempre il mio cantante preferito.
E' lei che ha capito male, io non ho detto nulla della tua musica.

lun nov 20, 12:46:00 PM

 
Anonymous Anonimo said...

dai Samu,
ha ragione il Vanza, lui non ha detto nulla. Comunque sei anche il mio cantante preferito, anche se io, ovviamente, preferisco il batterista e il busta perchè è scrittore.
Ma qui, ti vogliamo tutti bene.

lun nov 20, 02:16:00 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Ah ok, insomma alla fine ho capito male io...era solo l'ambiente, non la musica e il concerto di per sè, quindi samuel non fare il malmostoso, non te la prendere, su, per così poco...che poi le ragazzini urlanti le trovo anche a quelle dei subsonica, ma ci si fa il callo, a parte un primo impatto iniziale strano, poi tutto passa...dai samuel, su non ti ingrugnire pure tu!

lun nov 20, 06:30:00 PM

 
Blogger meria said...

io cerco di tenerlo a bada, ma se gli fate una pubblicità così negativa da scoraggiare l'audience, capitelo un po' se si incazza , pover'uomo.
vi invito tutti a commentare la foto in cui dorme, postata nel blog della surrrf.

lun nov 20, 11:02:00 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Vanza quale mammina!!!! E' solo che non ho mai particolarmente apprezzato i frequentatori del number però ai tempi della mi adolescenza la città era invasa da ragazzini con le buffalo, i bomber ed i capelli tagliati a minchia e poi se non mi diverto con te con chi posso farlo?

mar nov 21, 12:06:00 AM

 
Blogger vanza said...

senti pandarius, visto che io e te parliamo la stessa lingua e mi pare di capire abbiamo lo stesso background sociale, secondo te dove è finita tutta questa gente?
Il tamarro si è convertito in fighetto? Oppure esistono ancora ma sono solo più nascosti?

mar nov 21, 10:20:00 AM

 
Blogger vanza said...

ma il number esiste ancora?
E produce ancora tutti quei morti celebrali di una volta?
Ho un sacco di domande, oggi.

mar nov 21, 10:20:00 AM

 
Blogger nanetta said...

mumble, mumble. il concerto dei motel connection in quel del rolling stone a metà dicembre: se le patatine sono arrivate fin trezzo chissà cosa sarà nel rinomato luogo delle feste dei licei. mi sa che me lo risparmio anch'io. che poi sono 15 euri al rolling stone, non ho capito perchè.

mar nov 21, 11:07:00 AM

 
Anonymous Anonimo said...

Vanza secondo me tutta questa gente è cresciuta oppure ha cambiato genere di musica. Ultimamente credo che vada l'House. Per quanto riguarda il Number dovrebbero averlo chiuso, si devono esser stancati di chiamare ogni volta l'ambulanza.

mar nov 21, 11:43:00 AM

 
Blogger vanza said...

nanetta, anche tu festa liceale al rolling stone?
Io, liceale imbucato a quelle universitarie e universitario imbucato a quelle liceali.
La migliore: diciottenni nel 2000.

Comunque non l'ho scritto ma al concerto c'era anche un tipo di anni 40 con donna al seguito e mentre Samuel suonava, lui, per portarsi a casa la serata, continuava a dire: ecco vedi, questo è un campionamento di questa canzone, questa di quell'altra, mentre lei cercava di tenere il ritmo. Una scena fantastica.

Pandarius il number non avrebbero dovuto chiuderlo avrebbero dovuto farci un tempio all'adolescenza che fu.

mar nov 21, 12:22:00 PM

 
Blogger giulia said...

lei vanzetti è meglio che risparmi a tutti i racconti più imbarazzanti della sua vita su quelle feste al rolling stone.
Ora si è evoluto e va a far festa al Plastic.
Dovrebbe vergognarsi comunque.

mar nov 21, 12:56:00 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Vanza pure al Plastic? Uomo di mondo.

mar nov 21, 01:14:00 PM

 
Blogger vanza said...

ebbene si pure al Plastic.
Non mi faccio mancar niente.
Anche se non mi piace molto quel locale e tutta la fama che ci gira intorno.
Troppa fila, troppa gente e troppa selezione. Una volta che sei dentro ti diverti alla grande ma pensare che ti rimbalzano la maggior parte delle volte mi fa passare la voglia di andarci.
Preferisco i posti senza selezione, ma credo che dovrei cambiare città per avere una cosa del genere.

mar nov 21, 01:44:00 PM

 
Blogger nanetta said...

dunque, sì anch'io ho partecipato alle magnifiche feste del liceo.. splendidissime.. con tutti quegli inciuci e quelle finte sbronze che se penso al mio fegato oggi mi vien da ridere (o da piangere). ma si parla di plastic? mai andata, ma sarei curiosa.. non è dietro al rolling stone?

mar nov 21, 02:46:00 PM

 
Blogger vanza said...

finte sbronze?

Il plastic è dietro il Rolling Stone, in viale Umbria.
Ci sono andato solo 2 volte però, dipende sempre se ti piacciono un certo tipo di locali.

mar nov 21, 03:07:00 PM

 
Blogger nanetta said...

sbronze finte? ai 14-15 anni si carica un po'.. magari si è brilli e si fa i mega sbronzoni. no? io ho la netta sensazione di averlo fatto.

che tipo di locale è il plastic?

mar nov 21, 03:51:00 PM

 
Blogger vanza said...

ah no io sbronze finte mai.
Però voi donne vi capisco, se siete ubriache o finte ubriache potete andare in giro a troieggiare un pò di più. Noi lo possiamo fare anche senza essere ubriachi e nessuno ci dice nulla.
Eh la morale condivisa e sotterranea è una brutta cosa. Per me potete andare in giro a fare quello che volete con chiunque e quando volete.

Il plastic è una discoteca gay. Viene definita gay ma in sostanza è un ambiente un pò strano e trasgressivo. Anche se insomma, ci sarebbe un lungo discorso da fare su cosa si può definire trasgressivo. Però ci si diverte, ecco.

mer nov 22, 10:23:00 AM

 

Posta un commento

<< Home